Data la natura di registro crittografico pubblico e decentralizzato della Blockchain, una delle sue applicazioni più potenti ed efficaci è la Proof of Existence, dal nome del primo progetto open source sviluppato in questa direzione, che permette di dimostrare la proprietà di dati senza riverlarne i dettagli sensibili, di marcare temporalmente documenti, di controllare la genuinità di un documento e molto altro.

Per avvalersi di questo tipo di servizio si sfrutta una caratteristica specifica della Blockchain di Bitcoin, quella delle transazioni di tipo OP_RETURN. Queste transazioni permettono di scrivere fisicamente in una transazione l’hash di un’informazione: questa può essere un documento, una canzone, una foto oppure un filmato. Una volta che questa transazione viene inserita in un blocco, si ha una testimonianza certa dell’esistenza di quell’informazione in un preciso momento temporale.

Tale servizio è chiaramente rivoluzionario per tutti i settori che si avvalgono dell’immagazzinamento e verifica di documenti, che si tratti di pubblica amministrazione, di accordi fra privati, di documenti giuridici o econonomici, sanitari e legali. Fin dalla sua nascita nel 2014, il Blockchain Education Network Italia si è sempre avvalso di questa possibilità, depositando in Blockchain gli atti ufficiali prodotti dalla sua attività previa firma digitale della maggioranza dei membri del direttivo con diritto di voto: ad oggi sono stati registrati in questo modo lo statuto, gli esiti delle elezioni svolte e l’inclusione di nuovi membri votanti, documenti disponibli nella sezione “docs” del sito ufficiale.
Vista l’utilità ed efficacia della suddetta pratica, sempre più enti dei più disparati settori si stanno prodigando per adottarla: nel panorama delle associazioni italiane operanti nel settore la più recente è AssoB.it.

2 Thoughts to “Servizi offerti dalla tecnologia blockchain: Proof of Existence”

  1. ott0

    Per precisare OP_RETURN permette di embeddare informazioni arbitrarie in una transazione bitcoin

    1. Lorenzo Giustozzi

      Hai ragione, in una transazione di questo tipo è possibile inserire 80byte di generici dati, ma dato che lo scope di questo articolo è la proof of existence ci siamo limitati a parlare dell’inserimento dell’hash dell’informazione da certificare.

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